Da Carbonin si devia per Pratopiazza seguendo un sentiero che presenta una gradevole e pedalabile salita. Dapprima si sale per boschi, poi la vegetazione si fa più rada, fino a sotto il rifugio Vallandro che rimane appollaiato su un colle, un tempo dominato da un fortino.
Il tratto che segue, attraversa il vasto altopiano ai piedi della Croda Rossa, meravigliosa nelle sue mille sfumature di colore.
Si prosegue poi in direzione Lago di Braies, fino a giungervi con dolci pendenze.
Lo specchio di acqua cristallina incastonato tra le rocce della Croda del Beco, offrirà uno spettacolo indimenticabile. Posto a 1496 metri sopra il livello del mare, il lago di Braies vanta una superficie di 31 ettari e una profondità massima di 36 metri ed è il lago più vasto delle Dolomiti. Le sue origini affondano le radici nella leggenda. Si narra di selvaggi giunti sulle montagne della Valle di Braies alla ricerca di pietre preziose e oro. Quando questi riuscirono a trovare qualcosa di gran valore, scatenarono le invidie dei pastori della valle, che provarono a derubarli. I selvaggi però, per proteggere il bottino, aprirono delle fontane sotterranee, per poi celare il tesoro nel lago di Braies, conferendogli il colore brillante che possiamo ammirare oggi.
Il rientro avviene su pista ciclabile fino a Carbonin, dove avremo l’opportunità di scorgere le famose Tre Cime di Lavaredo da un suggestivo punto di osservazione.

